È arrivato il momento di trasformare in opportunità e risorsa economica la rete di canali che attraversano il territorio comunale: l’acqua non solo come fonte di vita ma anche di reddito. Tanti gli strumenti con i quali puntiamo a realizzare una Blue Economy per Terracina, ad esempio la conferma per gli anni futuri della Bandiera Blu; la realizzazione di un darsena interna con la riqualificazione del parcheggio Stella Polare; l’utilizzo della tecnologia “Tecnoreef” per il contrasto dell’erosione costiera; la Pista Ciclabile di Levante, la riqualificazione di Porto Badino; l’incentivo degli sport da spiaggia; la navigabilità dei canali interni.
La nostra politica sarà ligia al principio dello Sviluppo Sostenibile recentemente inserito nello Statuto Comunale. Ciò vuol dire che tra i nostri obiettivi prioritari ci saranno la valorizzazione del patrimonio collinare; la realizzazione della ciclopolitana con piste ciclabili che attraversano la città e collegano il centro con le periferie; l’acquisto di una seconda telecamera a raggi infrarossi per prevenire gli incendi boschivi; Rifiuti Zero e Plastic Free.
In questi anni il Comune di Terracina ha avviato un processo di modernizzazione delle Politiche Sociali, anche attraverso l’Azienda Speciale, considerate un importante settore di investimento sociale. Non semplice assistenzialismo bensì contributo concreto al benessere della comunità. Per proseguire in questa direzione servono misure che prevengano l’emergere dei problemi sociali anche attraverso anche uno Sportello Famiglia Comunale; i progetti “Durante di noi” e “Dopo di noi”; il Fab Lab; la realizzazione del quarto Centro anziani comunale.
Un’economia dorata come la nostra sabbia perché vogliamo una nuova stagione d’oro per il turismo e per questo siamo accanto ai nostri imprenditori. Gli obiettivi sono la destagionalizzazione turistica anche attraverso un Piano Marketing Territoriale; il completamento della procedura di affidamento delle aree camper; lo sviluppo di un Turismo Congressuale nelle sedi più adeguate; i percorsi enogastronomici che risaltino bellezza e bontà del nostro territorio.
Per sostenere le basi portanti dell’economia terracinese, ovvero agricoltura, pesca e artigianato, occorre anche tutelare le tradizioni che in questo modo diventano attrattori turistici. Obiettivo da raggiungere è la tutela del tessuto produttivo cittadino, per esempio con la valorizzazione del programma “Botteghe Storiche” recentemente approvato e la realizzazione del progetto “La Via del Moscato”; l’organizzazione di una Fiera agricola annuale; la promozione di prodotti ittici e agricoli a km 0.
Abbiamo una città unica al mondo per certi aspetti, sicuramente per l’offerta culturale e archeologica capace di esprimere senso di appartenenza e di attrarre flussi turistici. Terracina diventerà finalmente una Città Museo attraverso la riqualificazione dei suoi principali siti storici; il recupero e la rifunzionalizzazione del Teatro Romano; la promozione del patrimonio storico e culturale con il completamento dello spazio polifunzionale in zona Calcatore; la formalizzazione del Sistema Museale Urbano; la riqualificazione della biblioteca comunale “Adriano Olivetti”.
È necessario concludere i cantieri ancora aperti con un focus particolare sul Monte Cucca, edilizia scolastica e impianti sportivi: ne trarrà giovamento la qualità della vita di residenti e turisti. In tale prospettiva vogliamo realizzare il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile; la riqualificazione delle facciate degli edifici; la costruzione della nuova sede dell’istituto “Alessandro Filosi” presso il mercato coperto Arene e la ristrutturazione del mercato Marina; nuove piazze nelle frazioni di La Fiora e San Vito.
Terracina può e deve diventare una città dove sia possibile lavorare anche a distanza dall’ufficio. Questo sarà possibile attraverso il completamento dei servizi telematici comunali e lo sviluppo di reti wi-fi pubbliche; la creazione di spazi pubblici per il co-working; spazi all’aperto per il post-working. E poi migliorare la qualità della vita dei cittadini con incentivi e detassazione; una fiscalità equa e sostenibile anche attraverso la rimodulazione della TARI con l’introduzione della cosiddetta “Tariffa Puntuale”, secondo il principio “meno sporchi, meno paghi”.